Con le immatricolazioni di auto sempre più numerose, anche le targhe si aggiornano, di conseguenza: ecco la nuova generazione di targhe con della lettera H.
Il raggiungimento della lettera H nelle targhe automobilistiche italiane è un evento significativo, un piccolo ma potente indicatore dell’evoluzione del nostro parco veicoli e della società.
La Targa: Un Codice che Racconta la Storia
Per molti, la targa non è una semplice combinazione alfanumerica, ma un vero e proprio indizio storico. Gli esperti riescono a risalire all’anno di immatricolazione o alla provincia d’origine di un veicolo solo guardando la sequenza. Il passaggio dalla serie “G” (in uso da gennaio 2020) alla “H” segna l’inizio di un nuovo ciclo, un ulteriore capitolo nella storia delle immatricolazioni italiane.
L’Eleganza del Sistema “De Angelis”
Dal 1994, il sistema di numerazione delle targhe italiane, ideato dall’ingegner De Angelis (stimato ingegnere del traffico e già dirigente del Ministero dei Trasporti), si basa su una sequenza semplice e lineare: due lettere, tre numeri e altre due lettere. Questo algoritmo ingegnoso permette di generare milioni di targhe uniche (oltre 10 milioni per ogni ciclo di lettere) e si stima che le combinazioni totali possano coprire le esigenze fino al 2075.
La Specificità della Targa Italiana: Pubblica e Vincolata
A differenza di altri paesi, dove le targhe possono essere personalizzate o spostate tra veicoli, in Italia la targa è pubblica, standardizzata e prodotta esclusivamente dal Poligrafico dello Stato. Ogni targa è legata in modo univoco al telaio del veicolo, e non alla persona.